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2.6.14

PUM! Marò.

(India, Terzo Mondo) - "Il primo caso al mondo di suicidio a distanza. Circa due anni fa dei pescatori con tendenze suicide si sono imbarcati sul loro peschereccio indossando dei giubbotti pro-proiettili in lega di magnetite e colla, un cappellino con una freccia luminosa gigante rivolta verso il basso e una orrenda camicia a fiori che nemmeno il solito Don Giovanni dei film di Bollywood oserebbe mettere (se non abbinata ad una sobria catenazza d'oro e dei pantaloni a zampa d'elefante bianchi, sporchi di zampa d'elefante bianco). Fortunatamente non sarebbero sopravvissuti a lungo alle loro insopportabili fatiche giornaliere dettate dalla loro appartenenza alla ka$ta dei Vaysia. Infatti due Marò italiani, che fino ad allora avevano sentito pronunciare il loro grado solamente da donne napoletane sull'orlo di una crisi di nervi, scrutando dalla loro petroliera il mare circostante, furono incuriositi dalle luci stroboscopiche che illuminavano la bagnarola poste sulla cima dei cappelli a forma di freccia-in-giù che indossavano i due pescatori indiani con tendenze suicide. Ma più di tutto attirò la loro attenzione la camicia orribile, a fiori, che parve ai due fucilieri una chiara istigazione al consumo di Marjuana. Temendo che alcuni minorenni potessero assistere a quello spettacolo altamente diseducativo, decisero di mettere in scena lo spettacolo della morte per fucilazione. I pescatori, resisi conto di poter finalmente essere bersaglio di proiettili, si misero a scuotere le braccia ossessivamente, cercando in quel modo di migliorare la mira dei soldati di marina. Fortunatamente dopo qualche colpo, il giubbotto pro-proiettili in lega di magnetite e colla aveva già attirato a sè una quantità sufficiente di piombo da permettere una rapida e dolorosa morte ai due volenterosi suicidi.
Saputo della questione il governo Indiano volle festeggiare e invitò i due eroi del bene a sorseggiare Gau Jal circondati da ballerine strafatte di cocaina che cantavano in falsetto. La festa fu grandiosa ed andò avanti per ore. Fattasi una certa i due Marò vollero congedarsi dalla festa, ma il Primo Ministro, ad udire la richiesta di congedo, andò su tutte le furie, e offesissimo decise di arrestare i due Marò che dovettero rimanere legati per mani e piedi ad assistere alla festa, che perdura ancora oggi. Inutile il tentativo di imbucare qualche ambasciatore al posto loro, la festa non era ancora finita, e nessuno poteva andarsene. E così, vogliamo portare il nostro sostegno ai nostri Marò che oggi ci hanno omaggiato di un videomessaggio molto toccante, quasi nostalgico, e gli auguriamo presto di arrivare all'ammazzacaffè."
Così il Ministro degli Esteri Mogherini ha voluto omaggiare i Marò, e ringraziarli per portare sempre alto il nome dell'Italia all'estero.

PUM! Marò.




(fonte immagine: shilipoti.blogspot.com)

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